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Lo SHAKA ZULU CLUB SUBIACO al II Convegno Regionale di Speleologia

Lo Shaka Zulu Club Subiaco ha attivamente partecipato al II Convegno Regionale di Speleologia, organizzato dalla Federazione Speleologica del Lazio a Trevi, dal 11 al 13 ottobre 2002:
ha fornito la propria collaborazione all'allestimento della Mostra tenutasi nelle sale del Castello Caietani;

ha assicurato, con i propri soci e materiali speleologici, lo svolgimento della Palestra di tecniche di progressione (esercitazioni tenute su una parete esterna del Castello) riservata ai ragazzi delle scuole;

ha provveduto all'effettuazione di visite guidate nella Grotta dell'Arco a Bellegra, alle quali hanno partecipato una settantina di studenti oltre a numerosi adulti;

ha presentato sei contributi scientifici, concernenti lo studio di cavità naturali scoperte ed esplorate nel corso degli ultimi anni nei Monti Simbruini, i cui titoli sono:

- il Pozzo dei Monaci: nuova voragine carsica al Livata (Subiaco);
- le Grotte del Fosso Semprevivo a Jenne;
- indagine preliminare sulle grotte e sorgenti nei banchi di travertino lungo l'Aniene, da Subiaco a Comunacque;
- la Grotta dell'Inferniglio 21 LaRM: spedizione Subiaco 93 SDNO-ASSC Francia; presentazione dei risultati conseguiti dalle esplorazioni degli speleosub francesi, a cui lo SZCS ha dato supporto logistico, e traduzione della relazione redatta dal capo spedizione Christian Locatelli, rimasta finora inedita;
- la Foce - Araba Fenice degli speleologi: sguardo storico sulla scoperta antica ed il ritrovamento recente di un'importante risorgenza, esplorata nell'estate 2000 da speleosub francesi ed ora in corso di esame da parte di speleosub del Lazio;
- tracce di insediamenti umani in grotte dei comuni di Subiaco e Jenne.

Le relazioni sono state corredate da proiezioni di diapositive e dalla presentazione di tutti i rilievi topografici.
 
 

LE GROTTE DEL FOSSO SEMPREVIVO


I soci dello Shaka Zulu Club Subiaco (SZCS) hanno iniziato ad esplorare e rilevare alcune cavità scoperte sulla parte sommitale del Fosso Semprevivo. La zona in esame confina con il comune di Vallepietra, ma le grotte si aprono tutte sul territorio facente parte del comune di Jenne.


Pozzo Pasqualitti - Località
: Cese Colevacca, 2° affluente destro del F.so Semprevivo.

Descrizione
: piccolo e stretto pozzetto verticale, disceso da A. Procaccianti per alcuni metri, intasato di detriti.
Porta il nome della persona che per prima ne ha segnalato l’esistenza.


Pozzo Saverio o Marco
- Località: Cese Colevacca, 3° affluente destro del F
.so Semprevivo.

Descrizione
: E' un ampio pozzo verticale il cui imbocco, di 5x3m, porta a discendere 11m accostati alla parete. Si raggiunge così uno scivolo detritico molto inclinato, che fa da pavimento ad una maestosa sala lunga 20 metri, alta da 10 a 6 metri, larga da 3 a 10 metri. La cavità si è impostata sull'incrocio di più faglie, alle quali si aggiungono alcune fratture. Tutto ciò ha provocato parecchi crolli. Quasi del tutto assente il concrezionamento. Si raggiunge in tutto una profondità di 24m, per uno sviluppo spaziale di 40m.

 

COMPLESSO SAM

Un certo numero di cavità porta il nome di un cane, SAM che, passeggiando con il suo padrone, è stato attratto da alcuni anfratti ripieni di terriccio e foglie, che si sono poi rivelati imbocchi di cavità.


Pozzo SAM 1
- Località: versante destro del F.so Semprevivo.

Descrizione
: bella cavità verticale, che inizia con un breve scivolo in discesa, impostato su un letto di strato inclinato a 40°. Lo scivolo conduce ad un pozzo di 12m, cui segue subito un secondo salto di 9m che sbuca in un ambiente di 9x2m, allungato in direzione NW-SE; il vacuo è costituito dall'anastomosi di due fusi-camini. Il pavimento del fondo è costituito da un notevole accumulo di humus e detriti rocciosi parzialmente cementati. Anche se il risultato non è eclatante, la profondità raggiunta è di 24m, e lo sviluppo spaziale di 37m.


Pozzetto SAM 2 - Località: versante destro del F.so Semprevivo.

Descrizione
: poco più in alto della cavità precedente, quasi alla quota della sella che divide il fosso dalla vallecola posta più ad Ovest, si apre un piccolo pozzo ad andamento verticale, intasato da detriti a qualche metro di profondità. Rapidamente disceso e constatata l’improbabilità di una prosecuzione, il suo rilevamento è stato rinviato ad altra occasione.


Grotta SAM 3 - Località: la cavità si apre proprio nel greto del F.so Semprevivo.

Descrizione
: il cunicolo, allargato con paziente lavoro e portato alle dimensioni di 40x60cm, scende dolcemente, prima in direzione opposta a quella del fosso e poi volge a sinistra, sbucando a circa 2m dal pavimento di una saletta di 4x2m, nella quale convergono altri due arrivi impraticabili. Sulla destra stata forzata una seconda strettoia che sbocca su un salto di 4m. Si arriva in una saletta con pianta a forma di L dove, all’estremità SE, sono presenti due arrivi d’acqua impraticabili: uno da meandro a metà parete, l’altro da interstrato; in corrispondenza di quest’ultimo si è formata una colonna di concrezione alta quasi due metri. Dall’estremità SE della saletta parte un meandro impraticabile che va ad alimentare una concrezione nella saletta successiva, che viene raggiunta percorrendo il breve meandro posto di fronte al salto da cui si è scesi. Questa seconda saletta, lunga circa 2m, presenta sulla destra anche un mammellone concrezionale, generato da una stretta frattura che interseca ortogonalmente la camera. L’allargamento della strettoia successiva, chiamata Tora-Bora, la quale ora si presenta con una successione di due restringimenti (il primo pianeggiante, il secondo discendente) intervallati da uno slargo che può contenere al massimo una persona, ha richiesto diversi giorni di lavoro per essere resa transitabile dagli speleologi. Superata Tora-Bora si raggiunge una spaccatura orientata E-W; all’estremità W della spaccatura si trovano due arrivi d’acqua, uno a metà altezza, l’altro proveniente dal soffitto posto a 3m dal pavimento, entrambe consistenti in meandrini larghi meno di 20cm. Al di là dell’ennesima strettoia, segue un piccolo slargo oltre il quale la grotta continua con una stretta spaccatura discendente, in cui l’acqua scompare senza che lo speleologo possa seguirla.

In questo punto la profondità è di 18m, mentre lo sviluppo spaziale 38m; L'esplorazione ed il rilievo, che hanno richiesto più uscite dal 22.12.2001 al 20.01.2002, ci hanno messo a dura prova in quanto la cavità è stata esplorata in un periodo molto nevoso, con il suolo sempre coperto da neve. Una marcata, e gelida! (temperatura misurata = 1°C), corrente d’aria discendente, è stata nostra compagna, e costruiva, meravigliose e consistenti stalattiti e stalagmiti di ghiaccio che ingrandivano.

Note biologiche
: raccolto in una pozza d’acqua un Niphargus, consegnato vivo al prof. Sbordoni per essere studiato.


Fessura SAM 4 - Località: versante destro del F.so Semprevivo.

Descrizione
: si scende per 5m, entrando da una fessura verticale non molto agevole e si atterra su di uno scivolo di fango compatto che si arresta contro una parete di roccia. Il fondo, un meandro allungato secondo una frattura N30°W, termina a monte, verso NNW, contro un soffitto di clasti e fango, situato a solo 1m dalla superficie esterna, e, verso SSE, con una brusca svolta a sinistra, alla profondità di 6,5m. Lo sviluppo spaziale è di 13m.


Pozzo SAM 5 - Località: versante destro del F.so Semprevivo, subito sotto il pozzetto SAM 2.

Descrizione
: una spaccatura verticale conduce ad un pavimento di clasti e fango con un salto di 2,5m e termina 3m più avanti in fessura orizzontale impraticabile. Sulla destra, a metà altezza, una condottina decimetrica con segni di notevole scorrimento idrico. Sul pavimento, sulla sinistra, si apre un interstrato basso e scomodo, lungo circa 7m, con pavimento terroso inclinato sulla sinistra, che incrocia alcune spaccature verticali, strette, da cui arriva e defluisce acqua che lascia tracce del passaggio nel fango.