LE GROTTE
DEL FOSSO SEMPREVIVO
I soci dello Shaka Zulu Club
Subiaco (SZCS) hanno iniziato ad
esplorare e rilevare alcune
cavità scoperte sulla parte
sommitale del Fosso Semprevivo.
La zona in esame confina con il
comune di Vallepietra, ma le
grotte si aprono tutte sul
territorio facente parte del
comune di Jenne.
Pozzo Pasqualitti - Località:
Cese Colevacca, 2° affluente
destro del F.so Semprevivo.
Descrizione: piccolo e
stretto pozzetto verticale,
disceso da A. Procaccianti per
alcuni metri, intasato di
detriti. Porta il nome
della persona che per prima ne
ha segnalato l’esistenza.
Pozzo Saverio o Marco -
Località: Cese
Colevacca, 3° affluente destro
del F.so
Semprevivo.
Descrizione: E' un ampio
pozzo verticale il cui
imbocco,
di 5x3m, porta a discendere 11m
accostati alla parete. Si
raggiunge così uno scivolo
detritico molto inclinato, che
fa da pavimento ad una maestosa
sala lunga 20 metri, alta da 10
a 6 metri,
larga da 3 a 10 metri. La cavità
si è impostata sull'incrocio di
più faglie, alle quali si
aggiungono alcune fratture.
Tutto ciò ha provocato parecchi
crolli. Quasi del tutto assente
il concrezionamento. Si
raggiunge in
tutto una profondità
di 24m, per uno sviluppo
spaziale di 40m.
COMPLESSO SAM
Un certo numero di cavità porta
il nome di un cane, SAM che,
passeggiando con il suo padrone,
è stato attratto da alcuni
anfratti ripieni di terriccio e
foglie, che si sono poi rivelati
imbocchi di cavità.
Pozzo SAM 1 - Località:
versante destro del F.so
Semprevivo.
Descrizione: bella
cavità verticale, che inizia con
un breve scivolo in discesa,
impostato su un letto di strato
inclinato a 40°. Lo scivolo
conduce ad un pozzo di
12m,
cui segue subito un secondo
salto di 9m che sbuca in
un ambiente di 9x2m, allungato
in direzione NW-SE; il vacuo è
costituito dall'anastomosi di
due
fusi-camini. Il pavimento
del fondo è costituito da un
notevole accumulo di humus e
detriti rocciosi parzialmente
cementati. Anche se il risultato
non è eclatante, la profondità
raggiunta è di
24m,
e lo sviluppo spaziale di 37m.
Pozzetto SAM 2 - Località:
versante destro del F.so
Semprevivo.
Descrizione: poco più in
alto della cavità precedente,
quasi alla quota della sella che
divide il fosso dalla vallecola
posta più ad Ovest, si apre un
piccolo pozzo ad andamento
verticale, intasato da detriti a
qualche metro di profondità.
Rapidamente disceso e constatata
l’improbabilità di una
prosecuzione, il suo rilevamento
è stato rinviato ad altra
occasione.
Grotta SAM 3 - Località:
la cavità si apre proprio nel
greto del F.so Semprevivo.
Descrizione: il
cunicolo, allargato con paziente
lavoro e portato alle dimensioni
di 40x60cm,
scende dolcemente,
prima
in direzione opposta a quella
del fosso e poi volge a
sinistra, sbucando a circa 2m
dal pavimento di una saletta di
4x2m, nella quale convergono
altri due arrivi impraticabili.
Sulla destra stata forzata una
seconda strettoia che sbocca su
un salto di
4m. Si arriva in
una saletta con pianta a forma
di L dove, all’estremità SE,
sono presenti due arrivi d’acqua
impraticabili: uno da meandro a
metà parete, l’altro da
interstrato; in corrispondenza
di quest’ultimo si è formata una
colonna di concrezione alta
quasi due metri. Dall’estremità
SE della saletta parte un
meandro impraticabile che va ad
alimentare una concrezione nella
saletta successiva, che
viene
raggiunta percorrendo il breve
meandro posto di fronte al salto
da cui si è scesi. Questa
seconda saletta, lunga circa
2m,
presenta sulla destra anche un
mammellone concrezionale,
generato da una stretta frattura
che interseca ortogonalmente la
camera. L’allargamento della
strettoia successiva, chiamata
Tora-Bora, la quale ora si
presenta con una successione di
due restringimenti (il primo
pianeggiante, il secondo
discendente) intervallati da uno
slargo che può contenere al
massimo una persona, ha
richiesto diversi giorni di
lavoro per essere resa
transitabile dagli speleologi.
Superata
Tora-Bora si raggiunge
una spaccatura orientata E-W;
all’estremità W della spaccatura
si trovano due arrivi d’acqua,
uno a metà altezza, l’altro
proveniente dal soffitto posto a
3m
dal pavimento, entrambe
consistenti in meandrini larghi
meno di 20cm.
Al di là
dell’ennesima strettoia,
segue un piccolo slargo oltre il
quale la grotta continua con una
stretta spaccatura discendente,
in cui l’acqua scompare senza
che lo speleologo possa
seguirla.
In questo punto la profondità è
di 18m,
mentre lo sviluppo spaziale
38m; L'esplorazione ed il
rilievo, che hanno richiesto più
uscite dal 22.12.2001 al
20.01.2002, ci hanno messo a
dura prova in quanto la cavità è
stata esplorata in un periodo
molto nevoso, con il suolo
sempre coperto da neve. Una
marcata, e gelida!
(temperatura
misurata = 1°C), corrente d’aria
discendente, è stata nostra
compagna, e costruiva,
meravigliose e consistenti
stalattiti e stalagmiti di
ghiaccio che ingrandivano.
Note biologiche:
raccolto in una pozza d’acqua un
Niphargus, consegnato vivo al
prof. Sbordoni per essere
studiato.
Fessura SAM 4 - Località:
versante destro del F.so
Semprevivo.
Descrizione: si scende
per 5m,
entrando da una fessura
verticale non molto agevole e si
atterra su di uno scivolo di
fango compatto che si arresta
contro una parete di roccia. Il
fondo, un meandro allungato
secondo una frattura N30°W,
termina a
monte, verso NNW, contro
un soffitto di clasti e fango,
situato a solo 1m dalla
superficie esterna, e, verso
SSE, con una brusca svolta a
sinistra, alla profondità di
6,5m. Lo sviluppo spaziale è
di 13m.
Pozzo SAM 5 - Località:
versante destro del F.so
Semprevivo, subito sotto il
pozzetto SAM 2.
Descrizione: una
spaccatura verticale conduce ad
un pavimento di clasti e fango
con un salto di
2,5m
e termina 3m più avanti in
fessura orizzontale
impraticabile.
Sulla
destra, a metà altezza, una
condottina decimetrica con segni
di notevole scorrimento idrico.
Sul pavimento, sulla
sinistra, si apre un interstrato
basso e scomodo, lungo circa
7m,
con pavimento terroso inclinato
sulla sinistra, che incrocia
alcune spaccature verticali,
strette, da cui arriva e
defluisce acqua che lascia
tracce del passaggio nel fango.